Il presente testo è una traccia che raccoglie alcune considerazioni di sintesi in modo da supportare prime riflessioni generali in relazione alle incombenze AML per le PPAA.
Non è da sottovalutare che le incombenze ordinarie previste da D.lgs231/07 sono integrate anche da aspetti giuridici e procedurali connessi all’attuazione del PNRR.
Si precisa che si tratta di faq che richiamano alcuni dei temi riferibili a queste attività.
Quali sono in sintesi gli obblighi per le Pubbliche Amministrazioni in relazione all’antiriciclaggio?
Le Pubbliche Amministrazioni ai sensi dell’art. 10 del D.lgs. 231/2007, sono tenute a comunicare all’Ufficio di Informazione Finanziaria i dati e le informazioni concernenti le operazioni sospette di cui vengano a conoscenza nell’esercizio della propria attività istituzionale con riferimento a:
- procedimenti finalizzati all’adozione di provvedimenti di autorizzazione o concessione;
- procedure di scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi secondo le disposizioni di cui al codice dei contratti pubblici;
- procedimenti di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone fisiche ed enti pubblici e privati.
Il tema è talmente importante da essere trattato anche da una pubblicazione dei “Quaderni antiriciclaggio” pubblicati da Banca D’Italia e UIF. Ci riferiamo in particolare alla pubblicazione Numero 19 di settembre 2022
Cosa sono i “Quaderni Antiriciclaggio”? Sono Pubblici?
Come indicato nelle pubblicazioni stesse, la serie Quaderni dell’antiriciclaggio ha lo scopo condividere dati statistici, studi e documentazione su aspetti rilevanti per i compiti istituzionali dell’UIF.
Sono realizzate due collane:
- la collana Dati statistici è inerente statistiche sulle segnalazioni ricevute e informazioni sintetiche sull’operatività dell’Unità;
- la collana Analisi e studi comprende contributi sulle tematiche e sui metodi in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo e materiali realizzati all’interno della UIF, anche in collaborazione con altri settori della Banca d’Italia o con Istituzioni terze. Nota: I lavori pubblicati, riflettono le opinioni degli autori e non hanno vincoli per le Istituzioni di appartenenza.
I quaderni antiriciclaggio sono pubblicati sul sito istituzionale di Banca D’Italia.
Possono essere valutati rilievi in tema di responsabilità dirigenziale?
L’inosservanza degli obblighi previsti dall’art. 10 del decreto antiriciclaggio assume rilievo ai fini della responsabilità dirigenziale di cui all’art. 21, comma 1-bis, del d.lgs. n. 165/2001. Tale aspetto è stato ribadito anche nella citata pubblicazione dei “quaderni antiriciclaggio”.
In estrema sintesi, quali sono le azioni che devono essere attuate dalle Pubbliche Amministrazioni?
- adottare procedure interne proporzionate alle proprie dimensioni organizzative e operative, e idonee a valutare il livello di esposizione dei propri uffici al rischio,
- adottare misure necessarie a mitigare il menzionato rischio.
- comunicare eventuali operazioni che possono essere sospette.
Ogni PA dovrebbe pianificare azioni per poter realizzare un modello di gestione strutturato sulla propria specificità al fine di garantire il corretto adempimento degli obblighi antiriciclaggio.
In merio al PNRR sono state implementate le incombenze e, di conseguenza, l’attenzione necessaria?
L’Unità di Informazione Finanziaria ha ribadito la necessità di attenzione sul fenomeno del riciclaggio connesso al possibile uso improprio di fondi pubblici stanziati dallo Stato per dare attuazione al PNRR. Ad esempio, con la comunicazione dell’11 aprile 2022.
In relazione all’individuazione del Titolare Effettivo è importante ricordare per la realizzazione di progetti connessi al PNRR è necessario per le Pubbliche Amministrazioni individuarlo in modo puntuale e documentato.
Non è sempre facile comprendere chi riveste tale ruolo poiché di fatto può essere assunto attraverso altre situazioni giuridiche che, sebbene terminologicamente differenti, hanno stretta attinenza con il concetto di persona interposta e non rendono immediatamente percepibili i reali proprietari dei beni derivanti dai proventi illeciti.
La formazione è necessaria?
È fondamentale ricordare che l’efficacia e l’effettività di un sistema di gestione passa necessariamente dalla formazione degli attori coinvolti.
Inoltre, la formazione è espressamente richiamata dal comma 5 dell’art.10 d.lgs. 231/07 “Le Pubbliche amministrazioni responsabili dei procedimenti di cui al comma 1, nel quadro dei programmi di formazione continua del personale realizzati in attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 178, adottano misure idonee ad assicurare il riconoscimento, da parte dei propri dipendenti delle fattispecie meritevoli di essere comunicate ai sensi del presente articolo.”
Sono presenti interconnessioni tra norme e presidi antiriciclaggio e anticorruzione?
Il piano nazionale anticorruzione ricorda espressamente che Le misure di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo che le pubbliche amministrazioni sono tenute a adottare ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 231/2007 sono da intendersi come strumenti di creazione di valore pubblico.
Partendo da questo fondamentale concetto nel PNA, sono state evidenziate in modo puntuale le interconnessioni fra anticorruzione e antiriciclaggio.
Ne consegue che le PPAA devono necessariamente operare integrando le norme.
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